NUOVI SISTEMI PER L’ALLEVAMENTO DI PRODOTTI ITTICI SALUBRI IN ACQUACOLTURA DI PRECISIONE SOSTENIBILE GRAZIE A INAQUA-2-O. LUNEDÌ 23 OTTOBRE NELL’EDIFICIO ALDO ROMANO DEL COMPLESSO ECOTEKNE L’INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO
Laboratorio Galilei – Edificio “Aldo Romano”
Complesso Universitario Ecotekne – Via Monteroni, Lecce
Info www.inaqua2o.it
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Grazie al coordinamento scientifico del professore Giuseppe Grassi (docente di Elettrotecnica del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento) e all’ampia collaborazione tra docenti e ricercatori dei vari dipartimenti coinvolti, InAqua-2-O si è concentrato su un sistema metodologico e tecnologico per la produzione assistita di specie acquatiche in ambiente controllato per accrescerne l’efficienza e la produttività, ridurne drasticamente l’impatto sull’ecosistema suolo-acqua-aria, sostenere i consumi alimentari domestici senza incidere sulle popolazioni ittiche naturali, incontrando la crescente attenzione delle famiglie italiane verso la qualità del cibo.In particolare InAqua-2-O ha apportato grandi innovazioni sulla gestione automatizzata dell’impianto di produzione e il trattamento delle acque e dei reflui; sui processi di miglioramento quali-quantitativo dell’allevato, dalla larva al prodotto finale, finalizzati al potenziamento delle qualità organolettiche e funzionali della parte edibile (mediante piani alimentari che prevedono anche l’impiego di postbiotici); sulle tecnologie di produzione di biopolimeri naturali (collagene), destinati a settori più redditizi (come il medicale/biomedico), utilizzando gli scarti di produzione/lavorazione.Le nuove conoscenze tecniche e scientifiche promosse dal progetto InAqua-2-O si propongono di risollevare le sorti del settore acquicolo pugliese, in crisi cronica per i tassi di crescita negativi e per la significativa e fiorente concorrenza delle produzioni straniere. Allo stesso tempo, il progetto interviene sulle problematiche di natura ambientale derivanti dall’uso non sostenibile degli impianti a terra, come l’allevamento intensivo di pesci carnivori che si nutrono di altri pesci (orate o spigole alimentate con farine e oli ottenuti da pescato) o lo scarico dei reflui (deiezioni, avanzi di alimenti, residui di farmaci), che può comportare anche gravi danni alle comunità bentoniche e nectoniche negli ecosistemi circostanti. Ciò in linea con gli obiettivi degli interventi previsti dall’art.47 del Reg. (UE) n.508/2014 e con le azioni del Piano Strategico dell’Acquacoltura 2014/2020, che intendono promuovere l’innovazione nel settore dell’acquacoltura al fine di favorire un uso sostenibile delle risorse in acquacoltura o facilitare l’applicazione di nuovi metodi di produzione sostenibile.
Se è infatti vero che l’acquacoltura italiana in generale e pugliese in particolare possono e devono rispondere alla sfida di soddisfare la domanda domestica di prodotti ittici, occorre stabilire le condizioni per uno sviluppo sostenibile, in linea con la sempre maggiore sensibilità dei consumatori verso i temi della salvaguardia ambientale, della sanità e sicurezza alimentare. Il gruppo di ricerca dell’Università del Salento (in particolare dei dipartimenti di Ingegneria dell’Innovazione – DII e di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali – DiSTeBA), costituito da ingegneri gestionali, elettronici, informatici e dei materiali, economisti, biologi e biotecnologi con esperienze specifiche in microbiologia degli ambienti acquatici e fisiologia degli organismi in allevamento, ha già sviluppato tecnologie e metodologie innovative a supporto della crescita sostenibile nei settori marino, marittimo e dell’acquacultura e, grazie agli interventi previsti dal progetto, intende accrescerne il numero e le potenzialità a beneficio delle imprese acquicole pugliesi.
Per spiegare nei dettagli i risultati raggiunti e le ulteriori potenzialità di InAqua-2-O all’incontro si alterneranno con alcuni interventi specifici il professore Tiziano Verri e il dottor Alessandro Sicuro (“Definizione del piano alimentare: probiotici per arricchimento del mangime e distribuzione automatica” – Università del Salento), il dottor Licinio Corbari (“Acquacoltura sostenibile: messa a punto di nuovi sistemi a circuito chiuso per la produzione di prodotti ittici salubri e sicuri” – Università del Salento), l’ingegnere Gianluca Trullo (“Soluzioni per l’automazione del sistema di allevamento: sonde, telecamera e braccio automatico di distribuzione del mangime” – Università del Salento), la dottoressa Laura Pecoraro (“Il filetto funzionalizzato: quando la salute passa anche dalla tavola” – Università del Salento), la dottoressa Annalia Masi (“Valorizzazione dei prodotti di scarto dell’industria ittica: estrazione di collagene da pelle di Tilapia per applicazioni biomediche” – Università del Salento) e la dottoressa Federica Stella Blasi (“Contributo del progetto InAqua-2-O su efficienza e competitività delle aziende acquicole pugliesi” – Università LUM Giuseppe Degennaro). L’introduzione e le conclusioni saranno a cura del professore e responsabile scientifico Giuseppe Grassi.