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venerdì, Marzo 29, 2024

Adelante con juicio

Erri De Luca

Anni fa mi capitò un infarto con arresto cardiaco. Successe in ospedale, mi ripresero col defibrillatore. Quel giorno ero andato a scalare, mio esercizio abituale. Avevo frainteso il sintomo del torace, scambiandolo per un fastidio muscolare. Non fumo, svolgo attività fisica, mi nutro con attenzione.
Mi sentii tradito dal corpo. Strana sensazione: il corpo mi poteva uccidere, non ci avevo pensato prima. Avevo dimestichezza con pericoli esterni, non mi era capitato un agguato all’interno. Qualche brutto malanno fu causato da aggressioni di morbi e ho corso rischi per ostilità varie.
Strana sensazione essere sabotato da dentro, dal cuore.
Lo ripararono. La convalescenza fu breve perché l’abbreviai. Mi rimisi subìto a scalare. Fu per me una questione di principio da risolvere così: riparto come prima, allenamenti e fiato corto, non tratto il corpo da invalido. Se non va, smettiamo tutti e due, il corpo e io, senza perderci in salamelecchi.
Ero deciso a non subire limitazioni, a non ripiegare. Andò bene, è andata bene finora. A chi mi chiede come sto, rispondo: ancora. È l’avverbio di tempo inaugurato dall’infarto in poi.

Scrivo queste righe a proposito del soggetto: ripartenza. La nostra comunità ha subìto un arresto a causa dell’epidemia. Non è stato un infarto, ma una forte brachicardia, il rallentamento del battito. Si è fatto ricorso a un ripiegamento per isolare il virus, tentando di non farlo dilagare. Si è striminzito il reddito di molti. È stato un anno sperimentale, al quale segue adesso il successivo esperimento dei vaccini. Se non debelleranno, ne limiteranno la nocività.
È il tempo di scrivere un nuovo contratto, un’alleanza tra il corpo e l’ambiente. Bisognerà adattarsi, perché non si recupera il tono e l’attività intensiva precedente. Non si dovrà reagire come ho fatto io dopo l’infarto alla maniera di : o la va o la spacca.
Grazie alla mia età anagrafica ho avuto la prima dose di vaccino, ma continuerò a proteggere il fiato con la maschera, a evitare affollamenti pubblici e privati.
Quest’annata non è stata una parentesi, neanche un intervallo tra una ripresa di pugilato e un’altra. È la nuova situazione clinica in cui si moltiplica l’avvenimento del salto di specie del virus dall’animale all’uomo. Laboratori perfetti per l’avvenimento sono gli allevamenti intensivi di animali.
I vaccini saranno le prossime aspirine.
“Adelante, Pedro, con juicio”, avanti Pedro, con giudizio, si legge in una pagina de: I Promessi Sposi, quando il Gran Cancelliere in carrozza si rivolge al suo cocchiere mentre passa tra la folla milanese in tumulto. Alla peste si era aggiunta la carestia.
Adotto la frase perché dovrà essere così la ripartenza: adelante, con juicio.

A cura di Erri De Luca

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