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venerdì, Aprile 19, 2024

Dott. Lucio Catamo – Ortopedico

Il Dott. Lucio Catamo, salentino di origine e bolognese di adozione, dopo un percorso formativo di studi in Medicina ha conseguito la specializzazione in Ortopedia. Ricercatore prima e poi dirigente di primo livello presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli, ha assunto la direzione della Unità ortopedica di Villa Erbosa e poi quella di Villa Torri, clinica di Alta Specialità di Bologna. Impegnato da anni per attuare un sogno: “Salute e Turismo nel Salento”.

Salute e Turismo nel Salento: come mai?

L’intento è quello di valorizzare le eccellenze della sanità locale e dei medici che, originari del Salento, hanno sviluppato la loro formazione in altre realtà, le quali spesso devono la loro eccellenza a questi eccellenti professionisti salentini. E allora: perché non farli tornare periodicamente nel Salento, promuovendo una inversione del flusso di pazienti anziché dal Sud verso il Nord… da ogni dove nel Salento? Per la riabilitazione, per la chirurgia e, con “Regala un Sorriso”, anche per i trattamenti odontoiatrici.

“Schiena dritta e…di corsa. Come fare?”, è il tema del prossimo Convegno di Medinforma in Puglia, previsto per il prossimo 10 luglio. La Posturologia in età pediatrica. Qual è la proposta dell’ortopedico?

Intanto questo incontro è già slittato (nuovamente) dal 20 marzo al 10 luglio, a causa di questa emergenza Covid e del necessario lockdown. Ma ce la stiamo facendo. Questo obbligo per i ragazzi di stare a casa con la formazione a distanza ha sicuramente peggiorato la loro postura: impossibilità a fare sport, demotivazioni e rilassatezza con tanto tempo sul divano!!! Purtroppo abbiamo trascorso un lungo periodo in attesa. Ma il fisico intanto continua la sua crescita. Fondamentale è sostenerlo con un armonico sviluppo muscolare e scheletrico. L’attività fisica, anche se ridotta, è necessaria. I ragazzi vanno stimolati, soprattutto in questi mesi. Quanto meno con una postura corretta, evitando impigrimenti e posizioni scorrette e per lungo tempo. E poi incoraggiati a intraprendere attività sportive, il nuoto in particolare. Appena questa emergenza sanitaria lo permetterà. Ma mai abbassare la guardia. Anche ora, in casa e con spazi ridotti. Per i ragazzi intorno ai 7-9,10 anni ci sono semplici esercizi con i piedi, 10 minuti al giorno, per stimolare la propriocezione e sviluppare adeguatamente la muscolatura.

Trattamento conservativo o trattamento chirurgico?

Sempre prima di un intervento va provata l‘efficacia di un trattamento conservativo, riabilitativo. Potenziamento muscolare, specifici esercizi, talvolta i plantari, che con un adeguato sostegno della volta agevolano il carico del piede nei punti idonei e permettono lo scarico nei punti critici. Ma il plantare è un presidio passivo. Meglio una correzione attiva, ginnastica, esercizi, ecc. Oggi però vengono proposti particolari plantari propriocettivi sensomotori che tendono a stimolare i diversi punti del piede per agevolarne la corretta postura. Per essere utile il plantare nell’età evolutiva deve avere delle funzioni dinamiche, non statiche. Il plantare è il vestito del piede. Il piede è molto difficile ed esigente. Anche un granello di sabbia lo disturba e lo obbliga a posture scorrette che spesso incidono sulla colonna provocando dolore e dismorfismi. Il vestito deve essere perfetto. Il sarto deve essere bravo, ma anche paziente. Tanta pazienza. Il plantare va provato e riprovato. è il plantare che deve essere adattato al piede, non è il piede che si deve adeguare al plantare.

Che tipo di intervento propone per il trattamento del piede piatto?

Se necessario e si interviene in tempo basta una semplice endortesi che corregge la caduta dei metatarsi e ripristina la volta plantare. Si tratta di un piccolo tassello in polietilene con una vite posizionato nel seno del tarso e che resta in sede per circa 2 anni, il tempo necessario perché il piede si strutturi. Sia il posizionamento che la rimozione della endortesi si possono eseguire in anestesia locale e una leggera sedazione. Dura 10 minuti, il tempo di una chiacchierata distraente con l’anestesista e il piccolo paziente pur sveglio e vigile non se ne accorge nemmeno che è già finito. Personalmente preferisco limitare al ragazzo il numero di interventi, per cui in un’unica seduta opero entrambi i piedi. Un adeguato bendaggio e il carico limitato per 2 settimane. Poi la ripresa sportiva dopo 2 mesi.

Quali le patologie ortopediche più frequenti in età evolutiva?

Negli screening fatti nelle scuole del Salento abbiamo riscontrato un alto numero di ragazzi fra gli 8 e i 12 anni con un importante piattismo plantare. Probabilmente per concomitanti fattori genetici. Fra i 13 e 17 anni invece prevale una deviazione scoliotica, fortunatamente ancora correggibile, come indicato dal dott Giacomini, non chirurgicamente ma con un busto innovativo di cui ci riferisce nel suo intervento.

Innovazioni tecnologiche, ricerca… turismo in crescita…. Si parla anche di probabile Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia nella Università del Salento. La Puglia sempre più attrattiva quindi?

Le potenzialità ci sono. La Puglia offre tanto. Speriamo nel buon governo.

A cura di Gioia Catamo

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