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martedì, Aprile 23, 2024

Eccessi di gola? Un aiuto dalle erbe di stagione

Durante le festività natalizie le famiglie si ritrovano e rinnovano le tradizioni, anche quelle culinarie. Succede che molto spesso, per la gioia di stare insieme, si ecceda anche in quantità con le conseguenze che tutti conosciamo. Le erbe di stagione ci vengono in aiuto.

Il cardo e cardoncello, spontanei o coltivati, hanno proprietà antiossidanti e disintossicanti soprattutto del fegato, sono di stagione e sono indicati in questo periodo di stravizi culinari. Allora aiutiamoci facendo due passi nella natura e andiamo a cercare i cardi selvatici che troviamo in tre specie: cardone, cardo scolino e cardo mariano.  Raccoglierli è un’impresa che ha bisogno di pazienza perché la loro forma e le spine, numerose sui bordi delle foglie, creano qualche difficoltà, ma saremo ripagati dal gusto non comune.

Cardo scolino

 Prima di consumare i cardi, togliamo la parte esterna e coriacea; vanno bolliti per essere poi utilizzati in tanti modi: i piatti tradizionali li vedono al forno con il coniglio, l’agnello o il pollo, fritti con una leggera pastella, al forno con le patate.  Il popolare Cardu riestu o meglio conosciuto come cardo mariano, insieme al cardo scolino è il piatto tradizionale di questo periodo: brodo di cardi o minestra salentina di cardi in brodo. Una curiosità: il nome del cardo mariano salentino fa riferimento alla presenza di macchie bianche sulle foglie. Nella tradizione si dice che siano il segno lasciato dal latte di Maria mentre veniva nascosta dalla pianta durante la fuga in Egitto.

I cardi selvatici hanno gli habitat preferiti: il cardone lo troviamo lungo le strade di campagna, il cardo mariano predilige i ruderi, le macerie e i margini delle strade, mentre il cardo scolino o “cardunceddhu” lo troviamo nelle radure e nei pascoli.

Cardo mariano

Le proprietà dei cardi sono notevoli come stimolanti, antinfiammatorie del fegato grazie alla presenza della silimarina, un flavonoide, presente in particolare nel cardo mariano. Interviene sulla membrana cellulare degli epatociti proteggendo il fegato dall’ingresso di sostanze tossiche, che in questo periodo non manchiamo di introdurre in abbondanza come alcool e cibi grassi. Ha, inoltre, un’azione antiossidante combattendo i radicali liberi. Contribuisce e aiuta chi soffre di problemi digestivi. Èriconosciuto il suo prezioso aiuto per migliorare la funzione epatica.

Di questa specie si utilizzano gli steli teneri e le nervature mediane delle foglie e la corposa radice del cardo mariano che arricchisce le nostre zuppe, sformati e insalate.


Minestra di cardi

La ricetta: minestra salentina di cardi in brodo

Prepariamo del brodo di carne, puliamo i cardi che abbiamo raccolto e tagliamoli a piccoli pezzi,  mettiamoli a cuocere nel brodo per circa un’ora e trenta minuti. Togliamo i tocchetti di cardo e teniamoli da parte. Rompiamo nel brodo 4 uova intere velocemente con una frusta, rimettiamo i cardi e facciamo sobbollire per 10 minuti, giusto il tempo di fare amalgamare i sapori, serviamo ben caldo mettiamo a disposizione del formaggio vaccino grattugiato.

Pochi sanno che il cardo mariano viene usato come antidoto dall’avvelenamento da fungo della famiglia Amanita…di cui fa parte il fungo che colora spesso i libri delle fiabe, rosso con i puntini bianchi e, purtroppo, bellissimo.

Decotto per depurare il fegato

Per questo decotto rivolgiamoci ad una erboristeria di fiducia e acquistiamo foglie e frutti essiccati di cardo mariano. Utilizziamo un cucchiaino in 200 gr di acqua fredda e portiamo a bollore dolcissimo per 5 minuti. Lasciamo riposare per 10-12 minuti e dopo procediamo filtrando il decotto che consumeremo una tazza al giorno per due settimane. Ovviamente va fatto ogni giorno e consumato.

Piccola raccomandazione: il fai da te spesso porta ad esagerare. Sappiamo che le erbe hanno proprietà curative, ma l’abuso di alcune sostanze può avere effetti negativi soprattutto se siamo portatori di qualche patologia. La raccomandazione è quella di acquistare le erbe per qualsiasi decotto da un’erboristeria specializzata e consapevole, facendo tesoro dei consigli sull’utilizzo.


    Maria Rita Pio

Pubblicato il 29 dicembre 2022 alle ore 10:37

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