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venerdì, Aprile 19, 2024

Bari in festa per San Nicola

L’aria frizzante della primavera la bellezza di una città che accoglie e si riunisce  intorno al proprio santo Patrono.


Antonio Decaro, Sindaco di Bari foto: Gino Sasselli

O glorioso San Nicola, eccoci devotamente raccolti innanzi a te”, così inizia la novena di preparazione della Felice Bari  alla festa della traslazione delle ossa del vescovo di Myra.  Da quando sono sindaco spesso mi capita di pensare a Matteo Sparro e agli altri 61 componenti di quel fantastico equipaggio che, attraversando il Mediterraneo orientale, ha realizzato la mirabile impresa sulla quale è stato costruito il segno identitario più importante della città. Da questo viaggio nasce una delle narrazioni religiose e storiche più suggestive di tutti i tempi e il nostro San Nicola, oggi,  è il santo più venerato al mondo, emblema del dialogo tra Oriente ed Occidente. Per questo la nostra città è diventata non solo luogo d’eccellenza per l’ecumenismo religioso ma anche simbolo di accoglienza, tolleranza, solidarietà e rispetto delle diversità. Penso sempre che l’ingresso della statua di San Nicola nel cortile di Palazzo di Città rappresenti simbolicamente sia l’apertura delle porte di casa di tutti i baresi che accolgono il Santo patrono nell’intimità delle loro mura domestiche, sia l’apertura della nostra città alle tante persone che arrivano dal mare, in fuga dalla guerra o dalla fame. In nome di questi valori vorrei che i baresi, nonostante le difficoltà che vivono ogni giorno, si ricordassero di essere  un popolo nato e cresciuto sul mare e che dal mare ha ricevuto le sue più grandi ricchezze, comprese le reliquie del nostro santo patrono in quel lontano 1087.

Voglio ringraziare padre Ciro e l’intera comunità dei Domenicani, custodi scrupolosi e attenti delle reliquie, che dallo scorso anno mi hanno accolto con grande affetto, permettendomi di condividere con loro le emozioni, le sensazioni e la spiritualità  che pervadono le celebrazioni e i festeggiamenti in onore del Santo patrono. Mi capita spesso di dire anche a rappresentanti istituzionali illustri in visita a Bari che, durante i tre giorni di San Nicola, consegno idealmente le chiavi della città ai Domenicani!

Ma la festa di San Nicola è anche divertimento e,  visto che anche quest’anno i giorni di festa incrociano il fine settimana, le occasioni per festeggiare saranno ancora più numerose. Si partirà come di consueto con la giornata che annuncia lo sbarco, il 6 maggio, per “celebrare” una sorta di vigilia della festa, con la rievocazione storica dello sbarco delle ossa di San Nicola presso il Molo San Nicola e una processione che si snoda tra i vicoli della città vecchia coinvolgendo adulti e bambini in attesa del tradizionale corteo previsto del 7 maggio e delle celebrazione eucaristiche di domenica 8.

foto: Gino Sasselli

Impossibile non partecipare alla festa dei baresi, lunedì 9 maggio, quando anche da sindaco come ogni anno mi concederò una delle prelibatezze tipiche della festa nicolaiana, dal panino con la carne arrosto, alla frutta secca, proprio come facevo quando ero bambino, perché non c’è San Nicola senza una passeggiata sul lungomare, da San Giorgio all’arco della Basilica passando per piazza del Ferrarese, che certamente sarà illuminata dalla magia delle nostre luminarie tradizionali.

Certamente quello che ormai ho imparato in questi anni e che consiglio a tutti in vista delle giornate di San Nicola, è la scelta della scarpa comoda per vivere a pieno tutti i momenti della festa e spostarsi da una parte all’altra della città.

Anche se sono pronto alle lunghe camminate, non  mi abituerò mai, invece, all’emozione che mi accompagna ogni volta che partecipo ai festeggiamenti sin da quando ero bambino. Mi emoziona sempre vedere la grande festa collettiva che richiama in piazza tanta gente che sta insieme, senza conoscersi, e si riconosce invece nella celebrazione di un rito e di una tradizione che hanno radici lontane. In fondo, la festa di san Nicola è così speciale perché racchiude in sé un intreccio indistricabile di fede e folklore, con momenti di grande spiritualità e altri di grande euforia popolare.

foto: Gino Sasselli

Mi piace sentire l’affetto e la passione viscerale che la gente ha nei confronti del nostro Santo Patrono, un sentimento contagioso che attira migliaia di fedeli e di curiosi. Durante questi tre giorni i baresi, i pellegrini e i tanti cittadini che arrivano da altre regioni d’Italia, vivono insieme in una dimensione sospesa: sono uniti nella fede e nella tradizione che si esplicano nei gesti e nei riti comuni. In quei giorni non ci sono differenze, siamo tutti per strada, partecipiamo tutti alle celebrazioni religiose, aspettiamo tutti i fuochi pirotecnici mangiando lupini e bevendo una birra ghiacciata sul lungomare. San Nicola ci rende tutti uguali dinanzi alla sua forza che tiene unita da quasi mille anni un’intera comunità.

Impossibile non ricordare anche in questa occasione, mentre ci prepariamo a vivere e partecipare ai festeggiamenti, i tempi duri della pandemia, nei quali abbiamo dovuto rinunciare, seppur momentaneamente, a tutto, con la paura di perdere la comunità che con il tempo e a fatica avevamo costruito. Lì, in quei mesi e in quella Basilica vuota forse abbiamo compreso ancora di più il senso e lo spirito della festa dedicata a San Nicola che ci fa sentire una città solida e unità. E ancora quest’anno da quell’altare in Basilica dove San Nicola dimora tra una processione e l’altra chiederemo la sua intercessione e una preghiera speciale per i nostri fratelli ucraini che purtroppo vedono il loro Paese in guerra ormai da più di un anno. A loro va il nostro pensiero, ancora più forte nei giorni di San Nicola, santo in nome del quale noi chiederemo nelle nostre preghiere che finalmente si cessi il fuoco.

Mi auguro che i baresi, e i tanti turisti che apprezzano la nostra città e che la frequentano pure in occasione delle celebrazioni del Santo, anche quest’anno possano vivere una splendida festa, che sappiano cogliere lo spirito e i valori che la nostra tradizione e la nostra cultura ci tramandano di generazione in generazione. Sono molto orgoglioso di essere il sindaco della città di San Nicola e vorrei che i baresi in queste giornate, ancora più che durante tutto l’anno, amassero la nostra città, la rispettassero, se ne prendessero cura:  perché Bari, come recita il Canto del  “Responsorio”, è  “terra prediletta, le sacre ossa avute in pegno  per tutti i popoli custodisci, che da lontano a te vengono, o felice Bari!”. Buon San Nicola!

di Antonio Decaro, sindaco di Bari

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